I Rolling Stones hanno scelto di eliminare Brown Sugar, uno dei loro classici più amati, dalla scaletta dei concerti: ecco il motivo.
Niente più Brown Sugar. Almeno per ora, forse per sempre. I Rolling Stones hanno scelto di rinunciare a una delle loro canzoni più famose e amate, un classicone tratto dall’album Sticky Fingers del 1971, uno dei loro capolavori. Può sembrare una decisione azzardata, ma è frutto di un ragionamento profondo. Ecco cosa ha spinto il gruppo di Keith Richards e Mick Jagger ha rinunciare al pezzo nei prossimi concerti del No Filter Tour americano.
Rolling Stones, addio Brown Sugar: il motivo
Gaelotto fu il testo dell’amata canzone. Brown Sugar è infatti finita fuori dalle scalette dei nuovi concerti della band per via di alcuni versi che fanno riferimento alla schiavitù degli afroamericani e ai suoi orrori. La notizia è stata confermata dagli stessi Keith e Mick in un’intervista al Los Angeles Times. Per ora si tratta di una scelta momentanea, ma potrebbe diventare definitiva anche al termine del loro tour 2021.
Il significato di Brown Sugar
Tra i brani più controversi della loro carriera, Brown Sugar venne scritta da Keith e Mick soli 45 minuti nel Muscle Shoals di Alabama. Un pezzo che ultimamente ha fatto scalpore ultimamente per via di riferimenti alla schiavitù, allo stupro e alla violenza sessuale considerati in questi tempi decisamente fuori luogo. Polemiche che hanno stupito Richards, anche perché la band ha suonato questa canzone ogni sera dal 1970 a oggi: “Non avevano capito che si trattava di una canzone sugli orrori della schiavitù?“. Il brano, secondo la leggenda, fu dedicata da Mick Jagger alla sua ex amante Marsha Hunt, madre della sua prima figlia Karis. Il testo fa esplicito riferimento a delle violenze sessuali perpetrate da un padrono bianco su una schiava nera.
Il successo di Brown Sugar
Amatissima dai fan della band, la canzone è stata eseguita dal vivo ben 1136 volte. Nella classifica dei pezzi più suonati nei loro concerti fino a oggi è seconda solo a un altro classicone, Jumpin’ Jack Flash. Tratta dall’album Sticky Fingers, Brown Sugar è un titolo che può essere collegato a due cose: a una qualità specifica di eroina o a una donna nera, con accezione svilente e razzista. Un’ambiguità che ovviamente era voluta dagli artisti nel momento della stesura del testo.
Di seguito l’audio ufficiale della canzone: